“Lupare Rosa” storie di amore, sangue e onore, è questo il titolo del libro che il Presidio di Libera “Rossella Casini” di Castagneto Carducci/San Vincenzo insieme all’Associazione IAIA e con il Patrocionio del Comune, presenterà mercoledì prossimo a Donoratico, alle ore 17,30 nei locali dello Spazio Giovani (accanto alla Biblioteca Comunale).
All’incontro sarà presente l’autore, don Marcello Cozzi, lucano, impegnato nell’associazione Libera sin dalla sua fondazione (ne è stato anche vice presidente nazionale), oggi presidente della Fondazione nazionale antiusura “Interesse uomo”, autore di diversi libri dedicati alla sua terra di origine, la Basilicata, e alla nefasta presenza della mafia in quella regione.
In “Lupare rosa” don Cozzi racconta la storia di 5 donne vittime della ‘ndrangheta (tra cui la toscana Rossella Casini), dei soprusi e delle violenze, fisiche e psicologiche, che hanno subito dalle loro famiglie di ‘ndrangheta. Donne che hanno pagato con la vita la scelta di ascoltare il loro cuore e il loro desiderio di una vita “normale”, cosa inammissibile per le famiglie di origine, ‘ndranghetiste e criminali.
Nel libro don Cozzi è “accompagnato” anche dal racconto di una donna, di cui raccoglie i pensieri e le speranze, che, invece, è riuscita a sottrarsi alla vendetta della “famiglia” e ora, libera, vive lontano dalla Calabria, con un altro nome e un’altra vita.
“Una donna non può e non deve sopportare – scrive nella presentazione del libro la giornalista Federica Sciarelli – i soprusi e le violenze, fisiche e psicologiche da nessuno. E da nessuno vuol dire anche e soprattutto che non può una donna sottomettersi a logiche familiari che tutto hanno come fine tranne che l’amore, l’unione, la famiglia”.
L’iniziativa si svolge all’interno del progetto “I 100 passi verso il 21 marzo, Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, giunta quest’anno alla sua 25a edizione, che si svolgerà a Palermo con una manifestazione nazionale.
La Giornata è stata riconosciuta con legge del Parlamento italiano l’8 marzo del 2017.
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