Le variazioni sono state introdotte gradualmente durante questi mesi e, dopo le nuove tariffe – che si differenziano a seconda della struttura ricettiva scelta e delle stelle assegnate – adesso a Follonica l’imposta verrà corrisposta a partire dal 1° aprile, differenziandosi tra alta e bassa stagione. Molte le categorie escluse dal versamento della tassa.
La decisione era stata presa in occasione del Consiglio comunale del 28 gennaio 2021, e adesso, come previsto, le modifiche apportate all’imposta di soggiorno del Comune di Follonica arrivano a compimento. Le variazioni sono state introdotte gradualmente durante questi mesi e, dopo le nuove tariffe – che si differenziano a seconda della struttura ricettiva scelta e delle stelle assegnate – adesso a Follonica l’imposta verrà corrisposta a partire dal 1° aprile, differenziandosi tra alta e bassa stagione.
«Un lavoro che arriva a conclusione – commenta l’assessore al bilancio Francesco Ciompi – e che porta un beneficio reale in città, proprio per le risorse che potranno essere reinvestite in opere importanti, come, ad esempio, la riqualificazione del verde o il rifacimento delle traverse di via Roma. La novità che arriva quest’anno è l’introduzione dell’alta e della bassa stagione per il calcolo delle tariffe. La bassa stagione va dal 1° aprile al 15 giugno e dal 16 al 30 settembre, l’alta stagione, invece, va dal 16 giugno al 15 settembre. Questo come concordato con le varie associazioni che sono state consultate prima di arrivare alla stesura definitiva del regolamento».
Una delle novità più consistenti che ha portato il nuovo regolamento è stata l’estensione dell’imposta di soggiorno agli appartamenti che vengono dati in affitto durante l’estate. Questa novità, che riguarda gli affitti brevi nelle locazioni turistiche, si lega in modo stretto alla lotta agli affitti in nero che il Comune sta portando avanti anche grazie all’introduzione di sistemi informatici nuovi, che permettono l’individuazione di eventuali evasioni fiscali.
L’imposta di soggiorno a Follonica è stata istituita nel 2012 e il suo gettito finanzia interventi in materia di turismo e promozione della città, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali, oltre a migliorare i servizi pubblici che sono fruibili anche dai turisti.
Sono esenti dal pagamento dell’imposta di soggiorno (che in ogni caso è applicabile per un massimo di 15 giorni) i residenti, i minori di 16 anni, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza a gruppi (di almeno venticinque partecipanti), i volontari che offrono il proprio servizio nel sociale per manifestazioni organizzate dall’Amministrazione comunale, Provinciale e Regionale o per emergenze ambientali. Sono inoltre esenti gli appartenenti delle forze di polizia, il corpo dei vigili del fuoco che soggiorna per esigenze di servizio, i dipendenti delle strutture che vi alloggiano per lavoro, gli atleti e i loro accompagnatori ufficiali e i lavoratori dipendenti che soggiornano in città per motivi di lavoro. Infine sono esentati dall’imposta i portatori di handicap non autosufficienti e beneficiari dell’indennità di accompagnamento, compreso un accompagnatore.