Follonica – Lavoratori di Scarlino Energia

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“Questa mattina abbiamo fatto finalmente un primo e concreto passo in avanti per affrontare il problema legato ai lavoratori di Scarlino Energia che rischiano il licenziamento”. Andrea Benini, sindaco di Follonica, spiega con queste parole l’esito dell’incontro che si è tenuto in Regione con gli altri sindaci dei Comuni delle Colline metallifere.
“Come abbiamo già affermato dopo la sentenza di qualche settimana fa sull’inceneritore – continua Benini – la nostra preoccupazione è per i dipendenti, e con la Regione Toscana vogliamo mettere al centro il destino dei 36 lavoratori che rischiano il licenziamento. Stamani a Firenze abbiamo messo le basi per cominciare questo percorso concreto insieme ai Comuni di Scarlino, Gavorrano, Monterotondo, Montieri e Massa Marittima, a tutte le rappresentanze sindacati e con il supporto della Regione, per iniziare a prospettare alternative occupazionali, superando definitivamente l’opzione inceneritore. Abbiamo fissato un incontro a Follonica: giovedì prossimo ci riuniremo per iniziare un rapporto propositivo e costruttivo tra Comuni (tutto il territorio deve sentitosi coinvolto) e sindacati. Ci siamo impegnati con caparbietà per non far ripartire un impianto dannoso e pericoloso come l’inceneritore, allo stesso tempo vogliamo impegnarci con caparbietà per trovare soluzioni alternative per i lavoratori, sapendo che le situazioni di fatica e di sofferenza occupazionale sono tante e complesse; ma noi vogliamo lavorare sulle opportunità che insieme, come territorio, possiamo costruire”.
“Il problema del lavoro – ha sottolineato Marcello Stella, sindaco di Scarlino – è molto ampio e riguarda un po’ tutti. Non possiamo dimenticarci di tutte le persone che faticano per lo stesso problema, quello occupazionale, non solo nei nostri comuni ma in tutta la zone e in generale in tutta la provincia di Grosseto. Speriamo che questo passaggio sia importante e concreto per trovare una soluzione vera, e che possa in futuro portare anche altre attività produttive compatibili con il territorio”.

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