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“Tra breve il via i lavori nell’area archeologica del Lago dell’Accesa”, ha annunciato il sindaco Marcello Giuntini. “Le Giornate avranno una cadenza biennale con un comitato scientifico”, ha aggiunto l’assessore Marconi.
Due giorni intensi divisi tra il convegno di sabato 21 settembre nella Biblioteca Gaetano Badii a Massa Marittima e l’escursione a Vetulonia di domenica 22 che ha registrato il “sold out” di partecipazione. “Le Giornate in onore di Camporeale” arrivate alla terza edizione organizzate dal Comune di Massa Marittima nell’ambito del programma della Giornata degli Etruschi promossa dal Consiglio Regionale della Toscana, sono ormai un appuntamento fisso di grande successo sia di partecipazione che contenuti. Il modo migliore per ricordare Giovannangelo Camporeale archeologo di fama internazionale insignito della cittadina onoraria di Massa Marittima nel 2014 e scomparso nel luglio 2017, alla cui memoria è stato intitolato il Museo Archeologico di Massa Marittima. Uno studioso, professore emerito di Etruscologia all’Università di Firenze, che ha diretto per quasi trent’anni gli scavi di grandissima importanza scientifica nell’abitato etrusco scoperto sulle rive del lago dell’Accesa,rendendo possibile l’ampliamento della sezione archeologica del Museo Civico della città, diventato grazie a lui Museo Archeologico. Il convegno di sabato ha visto le relazioni di archeologi di fama, colleghi con cui aveva rapporti di collaborazione e numerosi suoi ex allievi sul tema della ricerca archeologica nella raffigurazione del mito in Etruria. “Un argomento di ricerca sul quale Camporeale ha lavorato a più riprese e fin dalla fine degli anni cinquanta – ha spiegato il prof. Stefano Bruni dell’Università di Ferrara – e su questo tema è stato importante il confronto tra i grandi nomi dell’archeologia italiana con una serie di giovani, proprio con l’idea di creare a Massa Marittima una sorta di vivaio della ricerca sugli Etruschi. Lo spirito di Camporeale – ha concluso Bruni – era proprio quello di creare giovani ricercatori”. Ad aprire i lavori il sindaco Marcello Giuntini e il Presidente del Consiglio Regionale Eugenio Giani. “Con questa iniziativa Massa Marittima si è caratterizzata con una proposta culturale e scientifica di alto livello – ha sottolineato il sindaco –, in più abbiamo rispettato una promessa fatta sia a Camporeale stesso sia a studiosi e cittadini alle prime Giornate del 2017, perché nei prossimi mesi partiranno i lavori nell’area archeologica del Lago dell’Accesa con una nuova cartellonista e le opere di manutenzione straordinaria, il miglior modo per ricordare il professore”. Tra gli interventi quelli di Roberta Pieraccioli direttore dei Musei di Massa Marittima, e poi Paolo Giulierini direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, Mario Torelli dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Luca Cerchiai Università di Salerno, Adriano Maggiani Istituto Nazionale di Studi Etruschi ed Italici, Martino Maioli Università di Firenze, Tiziana D’Angelo Università di Nottingham, Stefano Giuntoli Camnes Firenze, Vittorio Mascelli Università La Sapienza di Roma, Maria Emanuela Oddo dell’IMT di Lucca. Ha moderato Luigi Donati Lucumone dell’Accademia Etrusca di Cortona. E anche quest’anno non ha voluto far mancare la sua presenza Elena Fozzer, la moglie dell’archeologo scomparso, che continua ad avere per Massa Marittima un affetto speciale. Domenica l’evento è proseguito a Vetulonia, luogo dove il giovane Camporeale aveva iniziato le prime ricerche agli albori della sua carriera di studioso, con una escursione archeologica aperta anche a cittadini e interessati, realizzata in collaborazione con il Comune di Castiglione della Pescaia e conl’Associazione archeologica di Vetulonia, e che ha riscosso grande successo il tutto esaurito. Insieme alla direttrice del Museo Archeologico Isidoro Falchi Simona Rafanelli, la visita ha avuto diverse tappe: lo scavo in corso della Domus dei Dolia della città etrusca, e al Museo Archeologico Isidoro Falchi dove è attualmente esposta la mostra evento “Alalia, la battaglia che ha cambiato la storia”; la passeggiata alla necropoli grazie all’Associazione Archeologica di Vetulonia, dove è stata visitata la cosiddetta “tomba del duce”, ossia il monumento funerario di Raku Kakanas, un importante aristocratico vetuloniese, scavata per la prima volta a fine Ottocento da Isidoro Falchi e studiata da Camporeale. “Siamo molto soddisfatti di come sono andate le due giornate – ha stilato il bilancio l’assessore alla cultura Irene Marconi -, con un’ampia partecipazione sia di addetti ai lavori che di pubblico. Al convegno la qualità degli interventi è stata di alto profilo scientifico, anche da parte degli studiosi più giovani, mentre è piaciuta tanto anche la gita a Vetulonia; tanto partecipata che ad un certo punto abbiamo dovuto dire no ad altre adesioni. Per il prossimo futuro – ha precisato Irene Marconi – vogliamo istituire un comitato scientifico in pianta stabile e far diventare le “Giornate in onore di Camporeale” un appuntamento fisso biennale. Questo ci porta due vantaggi: da un lato possiamo organizzare un evento di più alto profilo scientifico individuando con molto anticipo il tema del prossimo convegno così da consentire una più ampia partecipazione, dall’altro nell’anno di sosta pubblicheremo gli atti che rappresentano per i relatori (soprattutto per i più giovani) uno strumento fondamentale di divulgazione dei propri lavori verso la comunità scientifica ma anche per studenti e appassionati”.