“Visto l’attuale quadro epidemiologico non allarmante e il numero e le modalità dei contagi sul territorio, per ora non ritengo necessario inasprire le misure contenute nel Dpcm emanato ieri dal Presidente del Consiglio Conte”.
Ecco le parole del sindaco Francesco Ferrari, all’indomani del nuovo Dpcm che lascia spazio ai sindaci di adottare misure più restrittive. I casi sul territorio comunale relativi alla seconda ondata di contagi, ad oggi, si attestano a 32 di cui solo 5 attivi al momento, 20 i guariti, 2 i soggetti sospetti in attesa di conferma e 5 quelli non confermati.
“I numeri a Piombino – continua il sindaco –, seppur in crescita come su tutto il territorio nazionale, non giustificano misure più restrittive rispetto a quanto adottato dal Governo. La situazione al momento è sotto controllo: se in un prossimo futuro la condizione peggiorasse chiaramente prenderemo subito nuovi provvedimenti a tutela della salute pubblica.
Purtroppo, molti dei contagi sul territorio nazionale sono ascrivibili alla vita sociale, alla cosiddetta movida: io voglio avere fiducia nei nostri concittadini e nei gestori dei locali che, al pari di tutte le altre attività commerciali, hanno subito le gravi conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria.
Non voglio demonizzare la movida, i giovani o i locali, però chiedo a tutti senso di responsabilità: se, in quanto primo cittadino, posso evitare di adottare chiusure delle attività e coprifuoco è solo perché, al momento, la condizione sanitaria della città non è particolarmente preoccupante. È indispensabile che rimanga tale, che i contagi non aumentino e che la sicurezza collettiva non sia a rischio: quindi, indossate le mascherine, ricordatevi di igienizzarvi le mani e rispettate la distanza di sicurezza. Nel frattempo, incrementeremo i controlli così da essere certi che tutti i cittadini e le attività commerciali e di somministrazione adottino puntualmente tutte le norme anti contagio e gli orari di apertura e chiusura disposti dal Dpcm e valuteremo se adottare delle misure ulteriori, in linea con le disposizioni del Governo”.