Il coraggio di fare cultura, di tornare in piazza con delle idee che ricostruiscano la fiducia gli uni negli altri, che gettino ponti tra le persone e diano risalto al patrimonio storico, architettonico ed etnografico toscano, alleggerendo i visitatori da inutili pregiudizi e riportando alla luce le tradizioni locali. Lo stanno dimostrando due festival letterari che si affacciano sul Tirreno da rive opposte e che sono scaturiti proprio dalla sinergia con aziende virtuose e piccoli produttori lungimiranti del territorio. Se Elba Book si è dedicato dall’inizio al cosmo dell’editoria indipendente italiana, al giornalismo d’inchiesta e alla musica cantautorale, Populonia in Arte è vocato alla poesia contemporanea, al teatro e all’arte figurativa. Il primo si terrà martedì 21, nel borgo di Rio nell’Elba, sull’isola omonima, e concentrerà la sesta edizione in un’unica giornata consegnando prima, alle 18, il Premio “Lorenzo Claris Appiani” per la migliore traduzione letteraria dal giapponese al noto nipponista Gianluca Coci poi, alle 22, ricordando Luis Sepúlveda con l’amica e traduttrice Ilide Carmignani e i giornalisti Loredana Lipperini e Marino Sinibaldi.
«Sarà dura risollevarsi, ma non dobbiamo arrenderci – esordisce il direttore artistico Marco Belli – C’è chi ha quantificato in un trenta percento i piccoli editori che non riusciranno ad arrivare a fine anno in Italia, dove si legge troppo poco. Compriamo i libri in libreria e nelle librerie indipendenti per salvaguardare la bibliodiversità e i suoi alfieri. I temi delle ultime edizioni di Elba Book sono stati “rigenerazione”, “luoghi” e ora “vuoto”. Con maggiore consapevolezza, mi piacerebbe integrarli per riprenderli nel 2021 senza temere o tacere il concetto di fatica: rigenerarsi nel e dal vuoto insieme e attraverso i luoghi, affrontando la fatica».
Invece la quarta edizione di Populonia in Arte, organizzata dall’Associazione “EstroVersi”, si svilupperà da martedì 28 a giovedì 30 luglio, tra il giardino della Torre di Populonia e la cappella di San Cerbone sul Golfo di Baratti, due spazi sospesi tra passato e presente. Dalle 21 alle 23.30 delle tre serate si susseguiranno ospiti d’eccezione, quali Paolo Hendel, Marco Vicari, Enzo Casertano e Alessandra Merico, nonché autori del calibro di Giovanna Rosadini, Silvio Ramat, Mauro Ferrari e Matteo Bianchi. Nei giorni della manifestazione sarà visitabile anche la mostra “Cromatismi” del maestro Maurizio Caruso nelle sale del Museo Archeologico di Populonia.
«Il nostro intento è promuovere il piacere che suscita la fruizione di qualsiasi forma artistica – conclude la direttrice artistica Cinzia Demi – proprio attraverso elementi che aiutino la conoscenza e la stima dei luoghi di appartenenza. I reperti etruschi e medievali che ci circondano testimoniano quanto la costa livornese sia intrisa di legami forti con poeti di tutti i tempi, da Rutilio Namaziano a Carducci e Caproni».
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