Il sindaco di Piombino fa il punto dopo l’incontro al Mise.
“Ci siamo seduti al tavolo del Mise aspettandoci delle risposte, invece Jsw ha ripetuto la storiella che racconta ormai dal luglio 2018. L’azienda dice di voler investire ma non è chiaro quando e in che termini. Se davvero vogliamo che Piombino abbia un futuro, tutti i soggetti dovranno prendersi degli impegni seri e contribuire a redigere un nuovo accordo complessivo: serve un patto per Piombino”.
Il sindaco di Piombino Francesco Ferrari fa il punto a seguito dell’incontro tenutosi oggi, martedì 18 febbraio, al Ministero dello Sviluppo economico a Roma, dove nonostante le dichiarazioni dei giorni scorsi, era assente il sottosegretario Alessia Morani.
“A seguito della richiesta di proroga di Jsw per la presentazione del piano industriale, ci aspettavamo che l’azienda, in cambio, desse delle risposte: non si può continuare con questo tira e molla tra le istituzioni e i privati, è solo il territorio a farne le spese. Se il Governo ha intenzione di concedere tale proroga, allora è necessario pretendere che entro questi quattro mesi Jsw presenti un piano industriale definitivo e non uno preliminare e che, comunque sia, nella proroga siano scritti chiari gli impegni e le conseguenze di eventuali inadempienze. In parallelo, le istituzioni devono redigere un vero e proprio patto per Piombino, un documento che faccia del territorio un luogo sperimentale, in linea con i principi del Green deal e i relativi finanziamenti europei. Non è mai stato fatto finora ma solo mettendo in relazione i temi della fabbrica con le bonifiche e le infrastrutture potremo ricostruire il futuro della nostra città”.
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