Le sentenze si applicano. Tutte. Non fa eccezione, quindi, la decisione presa dall’adunanza plenaria del Consiglio di Stato che proroga le concessioni balneari solo e soltanto fino al dicembre 2023. Dopo quella data non ci sarà, perciò, alcuna possibilità di ulteriori rinvii neanche per via legislativa: il settore sarà aperto alle regole della concorrenza.Ne prendiamo atto.
Il massimo giudice speciale amministrativo ha però fatto suo un concetto che noi avevamo enunciato fin dal primo momento: Piombino non poteva essere l’unico caso italiano dove si dovesse applicare la Bolkestein. Vale la pena ricordare, infatti, che, mentre tutti i comuni costieri italiani prorogavano indistintamente le concessioni balneari, l’Antitrust poneva la propria attenzione proprio su Piombino.
Il Consiglio di Stato condivide, poi, la linea difensiva del Comune di Piombino: la nostra decisione di applicare la legge nazionale era motivata dall’insussistenza delle criticità, a cui risponde invece la Bolkestein, legate agli equilibri tra le spiagge libere e quelle in concessione. Il Cds ha tenuto conto di questa caratteristica, anche se poi supera questo concetto abbracciando comprensibilmente l’interesse nazionale più ampio.
Di sicuro oggi termina una fase di incertezza per il Comune di Piombino: ci rasserena anche la cautela con cui ci siamo mossi finora, evitando di rilasciare autorizzazioni che avrebbero esposto le imprese a investimenti rischiosi.
Infine, registriamo il fatto che questo pronunciamento arrivi in un momento propizio per il Comune di Piombino, impegnato a redigere gli strumenti di pianificazione territoriale: potremo così scrivere tutti insieme, in Consiglio comunale, il futuro delle nostre spiagge e, conseguentemente, della nostra economia turistica, i cui operatori hanno e sempre avranno questa Amministrazione al proprio fianco.
Francesco Ferrari, sindaco di Piombino