Il territorio di Piombino merita di crescere al passo con i cambiamenti in atto. Ma non si cambia una città senza conoscerne le ricchezze, i difetti e le potenzialità inespresse. Sappiamo che per far ripartire Piombino se si parla di bonifiche e investimenti privati per i settori turistici e della piccola e media impresa. Nel primo caso non si potrà che pretendere dal Governo aiuti concreti per le bonifiche del SIN e di fronte ai nuovi imprenditori privati che investiranno a Piombino, non essere più supini come in passato ma pronti ad accoglierli sapendo di dover stringere rapporti solo se proficui per entrambe le parti. Alcuni soggetti privati realizzerebbero parchi di pannelli fotovoltaici sul territorio, un progetto su cui siamo molto contrari, non per le rinnovabili, ma sulla collocazione che comporterebbe uno stravolgimento del territorio e un consumo di aree agricole. Ciò non significa che Piombino sia contro il fotovoltaico. La città ha capannoni ed aree dove si potrebbero posizionare senza consumo di suolo. Siamo disponibili ad incontrare le imprese che vogliono far crescere la città ma l’invito è di rimodulare i progetti sgraditi al territorio, proponendo alternative vantaggiose per entrambe le parti. Per noi vengono prima i piombinesi.
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