Prende forma il “Sistema difensivo degli Appiani per lo Stato di Piombino”, il progetto tematico territoriale che mette in rete i luoghi del Principato di Piombino, che per oltre quattro secoli, dal 1399 al 1815, fu l’importante Stato autonomo fondato dagli Appiani che lo governarono fino al 1628 e che ebbe un ruolo di primo piano nello scenario politico degli stati italiani. Oggi questo territorio è frammentato tra dieci comuni, due province e tre ambiti turistici ma ha ancora un tratto che li unisce e li identifica in maniera univoca: il Sistema difensivo costituito dai castelli, dalle rocche, dalle fortezze e dalle torri costruite dagli Appiani per il controllo dei mari e delle terre del loro Principato. “L’emergenza Covid-19 ha indubbiamente rallentato le nostre procedure per l’avvio del Progetto Appiani – annuncia Giuliano Parodi, assessore alla Cultura del Comune di Piombino -, ma è giunto il tempo di concretizzare la visione strategica di cui il mio assessorato si è fatto promotore e di cui il Comune di Piombino è capofila”. Il soggetto tecnico-scientifico individuato dall’Amministrazione per l’attuazione del progetto è la “Fondazione Aglaia. Diritto al patrimonio culturale”, con la quale Piombino ha stipulato una convenzione che garantisce la realizzazione del progetto di ricerca, la valorizzazione e la promozione di tutte le azioni previste. La Fondazione ha affidato la direzione scientifica del progetto allo storico Marco Paperini, ricercatore e divulgatore scientifico, e all’archeologa Carolina Megale.
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