Da martedì 15 a sabato 19 giugno al Rivellino saranno esposti gli scatti del progetto fotografico sul Burkina Faso di Pino Bertelli “Sulla strada di Gorom Gorom”; l’iniziativa è promossa dal Movimento Shalom onlus e realizzata in collaborazione col Comune di Piombino e Unicoop Tirreno. L’evento terminerà sabato 19 alle 17 e 30 con le testimonianze sull’esperienza del “Progetto Matteo”. Alla conferenza interverranno il presidente del Movimento Shalom onlus Vieri Martini e il direttore Luca Gemignani, il vicesindaco del Comune di Piombino Giuliano Parodi, il presidente dell’Autorità portuale del Mar Tirreno settentrionale Luciano Guerrieri, l’ostetrica Lia Burgalassi, il presidente Unicoop Tirreno Marco Lami, e il giornalista Sandro Cappelletto che leggerà i testi di Thomas Sankara.
“Il lavoro di questa associazione è davvero notevole e prezioso – ha detto il sindaco Francesco Ferrari -. Grazie a questo progetto sono stati fatti grandiosi progressi ed è stato inoltre consolidato un importante legame tra due paesi distanti. La cooperazione internazionale si dimostra uno strumento fondamentale nella risoluzione delle emergenze umanitarie e il Comune di Piombino è orgoglioso di essere partner delle iniziative che il movimento Shalom sta portando avanti”.
Il Movimento Shalom onlus è una associazione di volontariato che opera in Italia e all’estero per diffondere la pace, la solidarietà e la giustizia sociale. Per realizzare questi obiettivi lavora nella sensibilizzazione e formazione di giovani e adulti e attraverso progetti di sviluppo nei paesi del Sud del mondo.
In particolare il progetto Casa Matteo è nato per aiutare i bambini e le mamme a Gorom Gorom nel nord del Burkina Faso, ma nel tempo si è trasformato in una struttura di servizi ben più ampia diventando un esempio eccellente di cooperazione internazionale auto-sostenibile, un punto di riferimento per tutta la provincia dell’Oudalan in Burkina Faso e per i territori confinanti del Niger e del Mali, nonché una risorsa per l’economia locale. La struttura è dotata dell’orfanotrofio Casa Matteo “Baade Sukabe” (la corte dei bambini) che accoglie circa 30 bambini e di una infermeria/poliambulatorio che effettua circa 1500 interventi ambulatoriali all’anno ed è diventata centro di distribuzione e coordinamento degli aiuti per la lotta alla malnutrizione del Piano Alimentare Mondiale. A queste si aggiunge una sala parto e un centro maternità che ogni anno segue circa 500 le donne durante la gravidanza e il parto. Infine, oltre all’Hotel delle dune per i volontari e i lavoratori che si recano a Gorom Gorom, sono stati realizzati un orto, un allevamento e un mulino che producono carne, verdura e farina che vengono venduti al mercato e contribuiscono all’alimentazione dei bambini. I proventi di queste attività, oltre a garantire un impiego a dei lavoratori locali, vengono utilizzati per sostenere i costi dell’orfanotrofio e delle strutture sanitarie.