Lo aveva detto, coach Matteo D’Alesio, che la sospensione fino al 23 gennaio sarebbe stata prolungata. Il tecnico della Brulotto Union Volley Riotorto, prima e imbattuta in serie D, lo aveva affermato sulla base di una semplice constatazione: che in due settimane la situazione sul versante contagi non sarebbe migliorata, come peraltro sostenevano i maggiori virologi e studiosi nazionali. E così è stato.
Ma ripercorriamo le varie tappe di queste due ultime decisioni federali. Il 4 gennaio scorso, coi contagi saliti a numeri mai visti prima e trainati dalla variante Omicron, il Comitato regionale della Fipav (Federazione italiana pallavolo) decide di fermare tutti i campionati regionali e territoriali, sia giovanili che di serie C e D, fino al 23 gennaio. Ma passano i giorni e i contagi non accennano a fermarsi; anzi, crescono ancora sotto la spinta poderosa di Omicron, dominante ormai al 90% in Italia e quasi al 100% in Toscana e pronta a scalzare definitivamente Delta. E così, il 13 gennaio, il Comitato regionale Fipav decide di prolungare la sospensione fino al 30 gennaio. In pratica, un mese intero di stop ai campionati ma non agli allenamenti, che proseguono regolarmente. Un esito, questo, che D’Alesio aveva ampiamente previsto già due settimane fa, appunto. “Il prolungamento dello stop fino al 30 gennaio – dice il coach della Brulotto Union Volley Riotorto – non è altro che una conseguenza della sospensione decisa due settimane fa, quando la situazione contagi non era buona e sapevamo tutti che in quindici giorni non sarebbe migliorata. Quindi eravamo consapevoli che non saremmo tornati a giocare nel mese di gennaio. E così è stato”. Ma questa volta, per D’Alesio, sarà quasi sicuramente l’ultimo prolungamento della sospensione. “Questa volta, tuttavia – sostiene D’Alesio – credo che sarà l’ultimo prolungamento e che subito dopo il 30 gennaio – conclude – torneremo finalmente in campo”.