Piombino – Zona rossa in tutta Italia, il Comune applica il decreto “Io sto a casa”

Alla luce del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato nella tarda serata di ieri, da oggi, martedì 10 marzo, entrano in vigore nuove misure più restrittive per contenere il contagio del Coronavirus. Nello specifico, tutte le disposizioni contenute nell’articolo 1 del Dpcm dell’8 marzo da oggi saranno valide per tutto il territorio nazionale fino al 3 aprile.
In buona sintesi, tutta Italia è una Zona rossa.
Il Comune ha attivato dei numeri di telefono dedicati per avere informazioni sull’emergenza Coronavirus: saranno attivi tutte le mattine dalle 9 alle 13 e il mercoledì pomeriggio dalle 15 alle 17.
“È il momento di mantenere la calma – dichiara il sindaco Francesco Ferrari – ma non sottovalutare la situazione. Un’indicazione su tutte deve guidare le nostre scelte come cittadini: rimanere in casa. Le misure del Governo sono molto restrittive ma è necessario cambiare subito le nostre abitudini per permettere all’Italia di uscire da questa crisi in tempi rapidi. Non sottovalutate il pericolo che questo virus rappresenta per tutti noi, soprattutto per le persone più fragili: anziani, immunodepressi, malati. Evitate gli assembramenti e i contatti ravvicinati, rimanete in casa il più possibile. Se il virus continuasse a diffondersi, oltre all’oggettivo pericolo di vita per le persone più a rischio, il sistema sanitario nazionale potrebbe non riuscire a gestire il gran numero di contagi, ciò significherebbe non poter curare adeguatamente i malati. Proteggetevi e proteggete i vostri cari, proteggete il Paese: restate a casa”.
Da oggi, quindi, gli spostamenti dovranno essere evitati. I cittadini potranno muoversi in entrata, in uscita e dentro il proprio territorio comunale solo per comprovate esigenze lavorative, di necessità o per motivi di salute autocertificate tramite apposito modello scaricabile dal sito del Comune di Piombino. Le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale, di concerto, verificheranno il rispetto delle disposizioni contenute nel decreto e monitoreranno gli spostamenti dei cittadini.
Chi è sottoposto a quarantena non deve uscire di casa per nessun motivo.
I soggetti che presentano sintomatologia respiratoria e febbre sopra 37.5 devono rimanere in casa limitando i contatti sociali e contattare il medico curante o il pediatra di libera scelta.
Permane l’obbligo per le persone arrivate sul nostro territorio da aree con focolai (ex Zone rosse secondo il Dpcm del 8 marzo) negli ultimi 14 giorni, dovranno mettersi in quarantena preventiva e comunicare la circostanza all’Asl Toscana nord ovest (050 954444 – rientrocina@uslnordovest.toscana.it).
Sospesi tutti gli eventi e le manifestazioni di ogni sorta, incluse quelle sportive di ogni categoria, organizzate in luoghi pubblici o privati. Sospesa l’attività di cinema, teatri, pub (intesi come locali, notturni e non, in cui si consumano bevande alcooliche), scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse, sale bingo, discoteche e locali assimilati. Bar e ristoranti potranno rimanere aperti dalle 6 alle 18 rispettando e facendo rispettare il metro di distanza interpersonale di sicurezza e l’ingresso scaglionato. Al di fuori dell’orario di apertura consentito, le attività di ristorazione potranno svolgere l’attività di servizio a domicilio e servizio di asporto.
Le attività commerciali potranno rimanere aperte se in grado di garantire le misure di sicurezza, quelle che non potranno garantirlo per motivi strutturali o organizzativi dovranno chiudere. Nella fattispecie, centri estetici, parrucchieri, tatuatori e tutti coloro che per la tipologia di attività non possono mantenere la distanza di sicurezza dovranno chiudere. Proprio però è oggettivamente impossibile assicurare la distanza minima di sicurezza, anche il mercato settimanale è sospeso.
Nelle giornate festive e prefestive le medie e grandi strutture di vendita saranno chiuse ad eccezione degli alimentari e delle farmacie. Nei giorni feriali dovrà essere garantita la distanza di sicurezza e le adeguate misure anti contagio.
Sospesa l’attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere e termali, centri culturali, sociali e ricreativi.
Chiusi i musei e tutti i luoghi della cultura come biblioteca, archivio, aree e parchi archeologici.
I luoghi di culto possono rimanere aperti a patto che sia garantita la distanza di sicurezza; sospese però tutte le cerimonie civili e religiose, incluse quelle funebri.
I servizi educativi e l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado è sospesa; altrettanto i concorsi pubblici fino al 3 aprile.

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